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Raffaele de Grada (Milano 1885-1957), interprete tra i più noti del Novecento Italiano e in più occasioni celebrato con retrospettive che ne hanno indagato gli inizi zurighesi e la maturazione in terra toscana dapprima e milanese in seguito, è ora presentato in questo volume monografico che ne rivela la fin qui poco indagata formazione culturale di ampio riferimento europeo, ripercorsa attraverso dipinti che si pongono in dialogo con i maestri internazionali di inizio secolo XX. La presenza di opere storiche e inedite, di approfondimenti sulle complesse vicende artistiche del "Novecento" milanese e di quello toscano in quei travagliati anni venti e trenta che ebbero De Grada tra i protagonisti delle rassegne nazionali e internazionali dell'arte italiana, delinea il profilo umanistico della sua pittura, assunta ad esempio di moderna poesia e coerenza morale anche dalla generazione a lui successiva, quella degli amici Birolli, Guttuso, Morlotti, Sassu, Treccani.